Tintarella selvaggia e tumori: «usate le creme giuste»
Parla il dermatologo Calzavara Pinton dell'ospedale Civile di Brescia
Segreteria SIDeMaST, 11 Jun 2013 11:25
Parla il dermatologo Calzavara Pinton dell'ospedale Civile di Brescia
Segreteria SIDeMaST, 11 Jun 2013 11:25
Occhio alla «tintarella selvaggia». Prendere il sole senza le dovute precauzioni può provocare problemi alla pelle. Anche seri. Dalla semplice scottatura fino a malattie cutanee ben più gravi come i tumori.
Fondamentale è quindi seguire alcuni consigli, uno su tutti: l'utilizzo di creme solari con il giusto fattore di protezione. Parola di Piergiacomo Calzavara-Pinton, direttore della clinica dermatologica degli spedali civili di Brescia e membro del Consiglio direttivo della societá italiana di dermatologia (Sidemast).
«Ogni anno in vista dell'estate - spiega Calzavara-Pinton - c'è un aumento dei casi di malattie e tumori della pelle causati proprio dall'esposizione al sole». Per questo è opportuno difendersi. Anche ricorrendo a semplici espedienti. Ad esempio, il dermatologo consiglia «l'utilizzo della confezione famiglia perchè si consumano più dosi per proteggere la nostra pelle. Bisogna poi fare attenzione al numero di protezione: «È sbagliato pensare che un prodotto solare con fattore di protezione 50 ostacoli l'abbronzatura - spiega il dermatologo - Un filtro 50 non è il doppio di un 30 o il triplo di un 15. Infatti il primo filtra il 96,7% mentre il secondo il 98%, non una grande differenza».
Si deve poi fare attenzione al valore Uva sulle confezioni perchè «un prodotto che protegge solo da Uvb - continua l'esperto - e quindi dall'ustione solare, induce a trascorrere più tempo al sole, assorbendo una quantità molto più elevata di raggi Uva, che non scottano, ma hanno un'azione rilevante per il fotoinvecchiamento e i tumori cutanei».